TECNICA: Inchiostri, questi sconosciuti... (pt. I)

Lo sappiamo fa caldo, siete stanche, stressate e forse pure in vacanza, e noi vi proponiamo di mettervi a studiare... Siamo tremende!!!
E già vi avevamo avvertito che non noi si lavora duro!!!
Bene, allora eccoci qui con una iniziativa che si realizzerà in varie parti, giusto per non essere troppo rompiscatole. Ogni volta vi descriviamo un paio di inchiostri in modo da poter sfruttare al meglio i materiali che avete nei vostri cassetti.
Abbiamo tratto i dati documentandoci sul libro di Sandra Charbonnel (Scrap Tampon - CreaPassion) e girando di qua e di là sul web.
Incominciamo allora!!!

La presentazione più comune di un inchiostro è quella del classico tampone con un tappetino imbevuto di inchiostro. Ma gli inchiostri si presentano anche sotto altre forme: pennarelli, polveri da diluire o flaconi di inchiostro liquido. In più ogni inchiostro ha delle qualità proprie che sarebbe meglio conoscere bene in maniera da scegliere l'inchiostro più adatto a ogni supporto o a un progetto.
INCHIOSTRI AD ASCIUGATURA LENTA
Sono destinati esclusivamente ai materiali porosi. Il tempo di asciugatura è molto lungo e questo permette la tecnica dell'embossing a caldo.
Versacolor e Colorbox
sono entrambi a base di pigmenti e hanno una vastissima gamma di colori. Sono i più usati e esistono in diversi formati. Scegliendo la versione piccola (versacolor cubo e colorbox con scatola a occhietto, non il chalk però) si possono realizzare degli inchiostraggi di precisione e il loro costo ridotto permette di incrementare la gamma di colori in proprio possesso.

Versamark
è un inchiostro trasparente che esiste in scatola grande, in cubo e in pennarello con doppia punta. Con questo inchiostro le immagini sono sempre monocromatiche in quanto appaiono di un tono maggiore rispetto al colore di base delle carta. Si usa anche come colla da embossing sulla quale possono aderire i gessi o le polveri da embossaggio.


Non perdete la prossima puntata!!!